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MUSICA

VOCI NEI CARUGGI
Il progetto musicale dell'artista Maria Pierantoni Giua e del poeta-musicista Pier Mario Giovannone in uno dei quartieri più popolosi e multietnici del centro storico di Genova. La sfida? Creare un'occasione di incontro e di scambio sociale tra uomini e donne. E' il Coro Popolare della Maddalena, un'esperienza musicale capace di abbattere frontiere e pregiudizi.

GENOVA - Una città da scoprire al ritmo calmo dei propri passi, per lasciarsi cogliere dallo stupore di fronte alla rivelazione di tesori artistici e per tuffarsi in un territorio ricco di storia millenaria e di antiche e moderne complessità. Nonostante il caldo, scoppiato con prepotenza in questo mese e sempre troppo esagerato per me che preferisco la dolcezza della limpidezza primaverile o le sfumature autunnali, mi sono ritrovata, nei giorni scorsi, a percorrere l'anima più genuina di Genova che si snoda in quel labirinto fitto, dal fascino unico, dei caruggi del centro. Piccole vie che s'intersecano e raccontano vite e storie d'intrecci di molteplici culture, di lingue, di espressioni artistiche, di cibi e spezie che hanno solcato mari e oceani per approdare qui. Un dedalo dove i panni stesi alle finestre faticano a trovare un raggio di sole per asciugarli, e le piazzette strette si aprono subito dietro l'angolo per mostrare maestose facciate di antiche chiese e palazzi. Ho risalito le crêuze che, dal cuore del porto, raggiungono boschi e sentieri che si aprono alle spalle della città. E da lassù l'incantevole visione del mare ci rimanda alla bellezza delle tinte forti della stagione estiva, in cui lo splendore della natura esplode in tutta la sua vitalità, donandoci paesaggi a piena luce. Le molteplici culture del passato che scelsero Genova come dimora o come passaggio, si amalgamano e si fondono con quelle di oggi, dei nuovi cittadini che vivono in questi spazi e che Fabrizio De Andrè riuscì a descrivere in modo del tutto unico e speciale. Gli incontri culturali del nostro tempo sono riusciti però a generare rinnovate emozioni musicali. A mischiare il sacro con il profano, le lingue africane con il dialetto genovese, i colori e le culture del mondo ci pensa infatti il Coro Popolare della Maddalena, che ha compiuto un anno nel maggio del 2015. Il nome è quello del quartiere più popoloso della Genova multietnica appena descritta e l'idea è di due musicisti: l'intraprendente e poliedrica artista Maria Pierantoni Giua (cantautrice di cui apprezzo ogni canzone e che, con dolce e vibrante voce cristallina, si accompagna alla chitarra classica in un mix tra cantautorato genovese e sonorità latino-americane) e Pier Mario Giovannone (poeta e chitarrista), affiancati in seguito da altri artisti i cui nomi sono contenuti nel profilo Facebook.
Nel coro cantano uomini e donne di ogni età, una variegata umanità composta di studenti, impiegati, migranti, artigiani, preti, prostitute. Abitando da anni nel quartiere, Giua e Giovannone hanno trovato nel mezzo espressivo del canto il collante sociale per creare occasioni d'incontro tra persone così distanti per età, professione e nazionalità, riuscendo a favorire una sorta di condivisione e di integrazione fra gli abitanti del quartiere della Maddalena. Il Coro rappresenta la potente risorsa, e al contempo, la tormentata complessità del tessuto sociale multiculturale dal quale prende vita; un'organizzazione urbana attraversata da tensioni e disagi sociali che, tuttavia, restituisce all'espressione corale la possibilità di poter trasformare conflitti e indifferenza in relazioni collettive forti. Le prove si svolgono nel chiostro della Basilica delle Vigne, uno degli edifici religiosi più antichi di Genova, il cui parroco, monsignor Nicolò Anselmi, che promuove la laicità dell'iniziativa, è anche tenore aggiunto. "Perché cantare, si sa, è pregare due volte - spiega - e permette di riscoprire il piacere di stare insieme senza pregiudizi, persone cosiddette normali con ragazze costrette a lavorare col proprio corpo o vivere sulla strada".
Il repertorio spazia dal latino-americano al gospel, dal folk al pop, e annovera al proprio interno anche i canti che ognuno ha portato in dote dalla propria terra di origine. L'esperienza musicale è riuscita ad abbattere frontiere e pregiudizi, ha avvicinato persone, ha creato una comunità. Il 31 gennaio 2015 il coro ha ricevuto un importante riconoscimento ufficiale: il Premio La ragazza di Benin City, attribuito ogni anno a enti o persone impegnati in azioni a favore di emarginati e migranti. Il Coro Popolare della Maddalena diventerà presto anche un film, attualmente in fase di montaggio, diretto dal documentarista burundese Evrard Niyomwungere, in cui avremo la possibilità di incontrare questo variegato mondo musicale attraverso la rappresentazione del quartiere e del coro nel quotidiano con le storie di vita di tre coristi: Ursula, Ivan ed Elisa.
A conclusione di quest'articolo, non si può non ricordare, proprio per i luoghi citati, la figura e l'esempio di un uomo, don Andrea Gallo, che prima ancora di essere "il prete degli ultimi" ha fatto dell'intercultura e dell'incontro solidale una missione di vita proprio in questo difficile e faticoso contesto urbano genovese.
Buona Estate a tutti voi!

Info e approfondimenti:
https://www.facebook.com/CoroPopolareDellaMaddalena
https://www.facebook.com/pages/Maria-Pierantoni-Giua/49796201299

Biografia e progetti di Maria Pierantoni Giua:
http://www.giua.it
http://www.giuaecorsi.it

Paola Marino
(20 luglio 2015)

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