Astrologia
ASTROLOGIA
Simpatia Universale
L'idea della segnatura astrale come lettura
unificante del mondo, un'idea antica che ancora ci affascina spiegando la natura comune dei fenomeni attraverso il simbolismo zodiacale
MILANO - Alla base della visione astrologica del mondo c'è l'idea della segnatura astrale: ovvero del rispecchiamento della qualità specifica di
un pianeta in un insieme di caratteristiche umane, oppure in una pianta, ma anche in un minerale o luogo.
Nell'antichità si riteneva che il principio animatore dei corpi celesti esercitasse tramite essi e le loro caratteristiche un'influenza dinamica
sulle realtà del mondo sublunare, proprio come un raggio di luce che attraversando un vetro colorato ne assuma la tonalità, illuminando gli oggetti che va a colpire.
Venere significa amore e desiderio e rappresenta quindi il principio che lega ogni cosa a questo mondo attraverso l'eros, ma è in analogia anche
con il lusso, la grazia, il piacere carnale, la bellezza, l'arte, così come la corruzione di quelle stesse cose.
Per gli antichi Venere, principio del femminile, era di temperamento umido (e quindi corruttivo) e governava anche "il cielo sereno, piogge abbondanti e
feconde, felice navigazione sui mari, prosperi viaggi, lucro, le piene dei fiumi, fertilità e abbondanza dei frutti" (Retorio).
Questo principio venusiano dunque risiede nelle bellissime donne così come nelle colombe, nelle pietre preziose, nelle opere d'arte e in
determinate piante come la voluttuosa rosa damascena che ci rilassa e predispone al piacere dei sensi, ma allo stesso tempo è rimedio per la bellezza della pelle.
Venere essendo associata alla bellezza e alla sensualità femminile, lo è alle ovaie, alla circolazione venosa, alla pelle femminile, alla fertilità. Governa per
analogia l'idratazione, la carnagione, il viso, il seno, l'addome, i reni.
La medicina antica lavorava per "somiglianza" tra l'organo affetto da malattia e la pianta che doveva medicarlo, oppure somministrava un rimedio
della segnatura contraria al malanno per neutralizzarlo. Ad esempio i frutti della Portulaca venivano usati per curare
le patologie renali proprio perché hanno una forma che assomiglia a questi organi. Si usava quindi il metodo della "simpatia universale" per
comprendere e catalogare le proprietà curative delle piante. È interessante che si sia scoperto in seguito, attraverso lo studio scientifico dei principi
attivi medicamentosi nei vegetali, che tramite l'antico metodo analogico (per noi moderni bizzarro) si erano "azzeccate" le proprietà curative di molte
sostanze. Non si usa forse ancora l'oro per i depressi, oppure il solare iperico che riporta luce nell'organismo oscurato dalla tristezza?
Ecco dunque che il linguaggio simbolico astrologico si è posto come un aiuto per l'interpretazione della realtà in tutte le sue manifestazioni, ma anche
come singolare possibilità di intervenire all'inverso, in modo magico, dall'oggetto dell'emanazione verso la fonte di ogni cosa. A seconda dei
favori del fato o del divino che si desiderava ottenere si operava un incantesimo utilizzando oggetti o piante dalla segnatura adeguata all'"incantesimo" nei
giorni e nelle ore dei pianeti adatti allo scopo dell'operazione. Per gli incantesimi d'amore era dunque usato il Venerdì, giorno di Venere.
Guardando a ogni oggetto come "segnato", la realtà diventa carica di significati e ogni cosa è potenzialmente sacra o utilizzabile in modo sacro; questo a
patto di non considerare l'astrologia come un'effettiva influenza fisica degli astri sul mondo terreno, come potrebbe suggerire il fenomeno delle maree, a mio
parere in modo ingannevole.
Cosa ci accade quando osserviamo un quadro o uno spettacolo di danza? Avviene in noi un cambiamento di stato d'animo, per pura induzione armonica
o perché ciò che vediamo agisce sul nostro sistema nervoso e inizia una catena di associazioni, di emozioni che ci ispira, induce a riflettere, a sentire
e percepire in modo nuovo. L'arte ha da tempo perso le sue valenze esclusivamente venusiane e non sempre desidera solo trasmettere bellezza, grazia
e proporzione di forme, ma può essere anche un puro sfogo personale eruttivo-plutoniano, così come una denuncia politica uraniana o un mercuriale sfoggio
di ingegno attraverso la letteratura.
Il canto è in particolare modo una forma d'arte venusiana, in quanto associato alla gola e alla voce, che nella segnatura del corpo umano
dipendono dal segno zodiacale di terra del Toro (la gola è anche il canale del cibo, l'organo dell'oralità come fame di piacere e di vita), governato appunto
da Venere, stella anche del più intellettuale e raffinato segno d'aria della Bilancia.
In Bilancia, Venere si colora di qualità più sublimate ed astratte che sensuali e terrene e quindi più squisitamente artistiche.
Lo stesso oroscopo degli artisti, come andremo a scoprire in futuro, ci può dire qualcosa di come la produzione artistica possa essere influenzata
dalle stelle, connotando in modo specifico il loro linguaggio.
Nella foto "Galattica" opera di Shoza Massimo Longhi
http://shozarte.blogspot.com/
Chameli Niang
(30 marzo 2011)
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