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Psiche e dintorni

Noi? Siamo ciò che pensiamo!
Decidere ciò che si vuole e comunicarlo chiaramente alla propria mente attraverso fondamentali dettagli, unitamente ad un costante check-up, pare siano un valido aiuto per condurre una vita soddisfacente, se però non ci dimentichiamo di farlo con buon umore e leggerezza.

MILANO: - Inizia un nuovo anno. E siamo tutti portati a rinnovarci, a fare una revisione del punto in cui ci troviamo per osservare dove siamo arrivati e decidere dove vogliamo andare. E così stiliamo un elenco di buoni propositi da attuare durante l'anno.
La varietà dei buoni propositi è ampia: si desidera migliorare la propria casa, perdere peso ed essere più in forma, smettere di fumare, salire un gradino nella carriera lavorativa, iscriversi a un corso di fotografia o di yoga, comprare una nuova macchina e così via.
Spesso però l'entusiasmo dei buoni propositi si esaurisce in breve tempo; a volte è sufficiente raggiungere febbraio per sorprenderci ad aver quasi rimosso tutto ciò che ci eravamo prefissati. Che fare allora?
Disperarsi e preoccuparsi non serve a niente, come insegna la P.N.L.: dato che "noi siamo ciò che pensiamo" disperandoci e preoccupandoci non faremmo altro che attirare ulteriori preoccupazioni.
Facciamo un bel respiro e proviamo a seguire dei semplici passi che ci condurranno nella direzione giusta.
Innanzitutto è fondamentale scrivere a mano un elenco chiaro di tutte le mete che vogliamo raggiungere. Proprio così, "a mano" e non al computer, perché il nostro cervello registra meglio le informazioni durante l'azione dello scrivere manualmente.
Ma prima di correre a prendere carta e penna, guardiamo insieme gli step che, per scontati che possano sembrare, nell'applicazione pratica no lo sono affatto.
1. Decidi ciò che vuoi
Spesso crediamo di sapere ciò che vogliamo, ma non è sempre così. Sapere ciò che vogliamo significa avere un forte desiderio di raggiungere un determinato obiettivo, sentire che quella meta da raggiungere è una vera e propria priorità per noi.
Sapere ciò che vogliamo significa anche non avere alcun freno e sentire assoluta certezza riguardo a quell'obiettivo.
Se per esempio un uomo sogna una promozione sul posto di lavoro, dovrà accertarsi che ogni aspetto di quella promozione non interferisca in modo negativo sulla sua vita.
Se è sposato e ha dei figli, ad esempio, e questa promozione comportasse molti spostamenti e viaggi di lavoro, a livello inconscio potrebbe auto sabotare il raggiungimento della promozione per non ferire la propria famiglia. Ancora, se l'uomo è single e libero di viaggiare, ma teme troppe responsabilità salendo di grado nella sua azienda, potrebbe nuovamente a livello inconscio evitare di ottenere la promozione per timore dell'eccessiva responsabilità che il nuovo ruolo potrebbe portare con sé.
Certamente finirebbe con l'essere deluso per il mancato raggiungimento e apparentemente ignaro del perché sia stato così sfortunato, ma nasconderebbe inconsciamente quel piccolo sospiro di sollievo dovuto ai dettagli dell'obiettivo che in realtà non desiderava ottenere.
Tornando all'elenco dei buoni propositi, dunque, analizzateli a fondo e scrivete solo quelli che vi danno unicamente previsioni e sensazioni positive.
2. Comunica chiaramente al tuo cervello ciò che desideri: i dettagli sono fondamentali
Una volta che abbiamo stabilito qual è l'obiettivo, cerchiamo di indagare a fondo i dettagli che lo riguardano. Facciamo qualche esempio pratico per capire meglio.
Se il mio buon proposito è quello di dimagrire ed essere in forma, non sarà sufficiente scrivere tra le mie mete da realizzare "dimagrire ed essere in forma".
Per il nostro cervello questa informazione è generica e potremmo arrivare al raggiungimento di questo obiettivo in molto tempo e in modi difficoltosi.
Bisogna quindi aggiungere dettagli, ad esempio quanti chili di preciso intendiamo perdere e in quanto tempo. Anche il come è importantissimo.
Ad esempio, scrivere "perdo 2 chili al mese, seguendo un'alimentazione sana a basso contenuto di grassi e zuccheri e facendo attività fisica 2/3 volte a settimana, senza sforzi e con entusiasmo" aiuta a comunicare al vostro cervello esattamente il cosa, il come e il quando.
Un consiglio: evitate gli eccessi di entusiasmo, come ad esempio "perdo 8 chili al mese".
Il vostro cervello capisce quando un obiettivo minaccia la vostra salute e il vostro benessere e cercherà di ostacolarvi nell'attuarlo.
Fate in modo che gli obiettivi siano realistici e sani.
3. Revisione settimanale o mensile
Per fare in modo che siate costanti e che con il passare delle settimane la vostra attenzione verso gli obiettivi non cali, è necessario annotare accanto ai buoni propositi delle date di revisione.
Potranno essere settimanali o mensili e vi aiuteranno ad avere costanza e a mantenere alto il livello di attenzione, passione e soddisfazione.
Inoltre fare le revisioni avrà un forte impatto motivazionale, perché seguirete passo dopo passo il percorso che vi porterà esattamente dove volete arrivare.
E infine non dimenticate di divertirvi nel portare a termine i vostri buoni propositi.
Tutto ciò che facciamo divertendoci ci porta già a metà dell'opera, poiché il cervello associa sensazioni positive all'obiettivo e alle azioni che servono al suo raggiungimento.
Carta e penna allora... e buon divertimento!


Monica Bianchini
(02 febbraio 2012)



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