Astrologia
ASTROLOGIA - ritratti
Paola Barlassina - Ritratto Astrologico
Ogni cosa balla la sua canzone. L'eterna danza del movimento che anima la forma e le sopravvive, rompendo le griglie di una percezione
solida per incidere la tela con le sue forme nell'aria.
MILANO - Paola Barlassina è Toro ascendente Cancro, con i governatori del tema Luna in Leone e Venere Gemelli.
Abbiamo quindi tutti e quattro gli elementi astrologici a disposizione, terra, acqua, aria e fuoco.
Venere in Gemelli, governatrice del segno solare del Toro, forgia un'artista che ha sconfitto il tempo, al punto da lasciare il dubbio che ne viva e senta l'esistenza
e la cui potenza creativa data dalla Luna in Leone è filtrata da un movimento aereo di cui c'è traccia in ogni singolo quadro.
L'ascendente lunare la spinge alla ricerca di un tratto rotondo, per cui specialmente i primi quadri si ornano di pietre e nastri, fili e pizzi che celano forme
femminili in un movimento ronzante, pieno e romantico.
Talvolta immagini di donna bucano il tratto che le cela e le svela, circondate come sono di tondeggianti guizzi di colore.
Mentre guardi i suoi quadri, Paola Barlassina fa qualcosa di bellissimo e sorprendente: ti invita a toccarli, come solo un Toro può fare.
"Senti" ti dice, "senti" e ti invita a mettere le mani sul paesaggio di segni in rilevo, così da poter seguire attraverso il tuo corpo la sua esperienza creativa.
Una trasmissione diretta, fisica della sua opera.
Paola Barlassina ha una musa, la Vergine dell'Annunciazione di Antonello da Messina, il cui volto appare nel suo primo quadro e nella bellissima lama dell'imperatrice
che ha dipinto per la collettiva L'Arte nei Tarocchi - I Tarocchi nell'Arte, esposta presso Exfabbricadellebambole a Milano.
Quando le chiedi perché questa particolare Madonna la ispiri tanto, ti spiega con passione quanta forza c'è in quel volto, come contenga "tutto".
E' in effetti una Madonna forte, il cui gesto imperioso della mano non tradisce certo paura rispetto all'esperienza dell'Annunciazione, ma imprime alla sua espressione
decisione e presenza ferma.
La maternità è dunque uno sguardo onorato e solenne sul mondo, come solo può percepire una Luna in Leone congiunta a Plutone.
Per Paola Barlassina l'immagine interiore si è tradotta, come solo sanno fare gli archetipi materializzandosi in immagini simboliche, nella maestosità del quadro
di Antonello da Messina.
Plutone, che esemplifica l'ombra in un tema natale, ovvero la nostra parte nascosta, ha chiesto all'artista il pegno del riconoscimento cosciente in una fase
intermedia della sua produzione artistica, quando le tele venivano suddivise in due o più parti da un tratto netto che le separava in regioni diverse e
incomunicabili, i cui estremi polari erano ricongiunti da una figura danzante nel centro.
Ecco sorgere da un segno finora principalmente astratto, salvo per le incursioni della Vergine, la danzatrice Anna Pavlova.
C'era il bisogno di parlarsi e parlare della luce e del buio che si contrappongono nella psiche in un'apparente divisione, così netta che l'artista racconta che si
è dovuta servire del suo coraggio per applicarla sotto forma di sezioni separative alla tela.
Ma come si risolve l'aspirazione alla sintesi degli opposti in questi quadri? Le polarità vengono unite dal filo della danza, dal movimento che le contiene, le armonizza
e alla fine le riunisce.
Venere in Gemelli appunto, laddove Venere è colei che unisce, mette in dialogo il gemello umano e quello divino, la mortalità e l'immortalità e lo fa attraverso la
comunicazione del passo danzato, mostrando il secondo archetipo del femminile di questo tema: la ballerina celeste che convive con la forza generativa e sacra della Madre.
In uno dei suoi recenti lavori, un trittico, la danzatrice con il suo movimento rompe la griglia di fili d'oro che Barlassina ha imposto alla superficie del quadro, per
diventare immagine rarefatta nel secondo e pura energia nel terzo quadro.
Qui, la forma umana ormai sgretolata rivela solo la danza generativa del movimento eterno, senza tempo, che tutto rinnova.
Ed infatti anche in un altro dei suoi quadri, ispirato anch'esso ai tarocchi e dedicato alla lama della Morte, il segno enigmatico al centro della tela congiunge le
ceneri del corpo che giacciono sul fondo dell'immagine all'esplosione di una nuova primavera.
Anche qui il segno non può fare a meno di danzare perché nella visione dell'artista, anche la morte è nuova vita, movimento inarrestabile.
In alto nelle foto "Anna Pavlova" e "Trilogia1" opere di Paola Barlassina
Chameli Niang
(14 settembre 2012)
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