Nuova Scena Antica                                                                                                                                                           Women in Art Festival
Magazine Women in Art.it                                      Arte Visiva
FOTOGRAFIA - FOCUS ON

Lucia Baldini e l'arte della foto musicale
Incontro con la grande fotografa, prossimo Presidente di Giuria del Concorso Italia Arte Visiva Fotografia dell'edizione 2012 del Festival. Un'artista dell'immagine in continua evoluzione, che considera il ritmo e i cinque sensi fondamentali per la vitalità dello scatto, perché permettono la dilatazione del tempo e la percezione del movimento in una nuova dimensione.

RHO - Si era fissato l'incontro nei primi giorni dello scorso gelido febbraio, quando i venti siberiani spazzavano l'Italia e nubi cariche di neve si addensavano nei nostri cieli.
Colma al limite della capienza, la biglietteria della stazione non aveva nulla da invidiare al clima di una cella frigorifera: ghiaccio ovunque, fin negli sguardi dei passeggeri persi e adagiati sulle fredde panchine metalliche.
Pensavo ed osservavo tutto, cercando nella folla Lucia Baldini, temendo di mancare un'occasione professionale importante. Un bagliore e il ghiaccio si è infranto.
Una fotografa la individui anche in mezzo a mille persone irriconoscibili, imbacuccate da sciarpe e cappelli, e non certo perché ha con sé il suo prezioso strumento di lavoro.
Ti colpisce la luce che giunge da quegli occhi abituati a guardare, scoprire, dove sono celate innumerevoli fotografie, pronte per essere scattate ed impressionare così la pellicola.
Pellicola, con un piccolo vezzo si può continuare a definire così quel supporto, dove la consistenza materiale e l'aspetto chimico sono sulla via dell'estinzione, processo rallentato da coraggiosi e vitali tentativi come quello dell'Impossible Project per Polaroid.
La fotografia deve crearsi prima nei pensieri, visualizzarsi per poi spingerti ad inquadrare ed infine scattare.
Analogico è amore vero, che permette di superare la troppa velocità di elaborazione del digitale, virtuale e spesso artefatto: Lucia Baldini anche per questo ha un forte legame con l'analogico, senza però rifiutare il confronto con il digitale.
Un confronto che è giunto già alla seconda puntata e la collaborazione con il musicista Ongakuaw ne dimostra l'assoluta attualità.
Lucia con le sue immagini ci porta in una ipnotica visione tra il mondo macro e micro dei suoni elettronici.
Spacetime Extentions (Study # 2) collega questi due mondi con immagini di strumenti elettronici catturate con la sua macchina fotografica stenopeica; elementi quotidiani e onnipresenti nella nostra vita con suoni caratteristici sapientemente imprigionati da Ongakuaw.
Una sonorità e visualizzazione straniante, che ripetuta in un loop trascina in quella dimensione dilatata ed indefinita fra analogico e digitale.
Da sempre la musica guida le scelte artistiche di Lucia e le sue precedenti esperienze di produttrice musicale ne hanno scandito l'evoluzione.
Continuo rinnovamento fino alla scelta definitiva del 2005 di diventare fotografa a tempo pieno.
Lucia considera il ritmo importante per descrivere l'azione e questa prova, nel suo stile, è vinta in modo esemplare: i cinque sensi partecipano alla vitalità dello scatto, dilatando nel tempo la percezione del movimento, mancando a suo dire il pieno sviluppo dei profumi, che con i prossimi esperimenti sarà un traguardo a portata di mano.

Tango e milonghe di Buenos Aires, bicchieri vuoti e attimi rubati, che ti fanno evocare in qualsiasi posto ci si trovi quella musica e quelle sensazioni.
Lucia con i suoi libri di tango vince questa sfida, accostando movimento a sorpresa, dove il tango oltre che colonna sonora è un mero pretesto per raccontare altro.
Lucia è sempre pronta a raccogliere il guanto della sfida, soprattutto quando il movimento è sovrano incontrastato e la musica regina.
Un esempio è il lungo rapporto fotografico con Carla Fracci, dove per quasi dieci anni ha catturato attimi impagabili della danzatrice, raccolti e pubblicati nel 2005.
Una provocazione fatta da un giornalista a lei fotografa di musicisti, costringendola a confrontarsi con le vorticose evoluzioni della danza classica.
Il libro è l'evidenza che le sue fotografie sono piaciute alla danzatrice, spingendosi ben oltre la tecnica, attivando altri canali percettivi per le emozioni che trasmettono.
E' il metodo di Lucia che permette di raggiungere questi risultati, mantenendo sempre l'estremo rispetto per le persone che incontra e per il lavoro che fanno, costruendo relazioni e coinvolgimento, cercando quando serve di diventare invisibile, nascondendosi tra le quinte per catturare dettagli e portare punti di vista differenti, aggiungendo con i suoi scatti altre emozioni capaci di far cambiare al regista l'orientamento della scena, mantenendosi però sempre alla giusta distanza.
La giusta distanza, il film di Carlo Mazzacurati in cui Lucia ha collaborato come fotografa di scena, ha segnato un'altra svolta artistica portandola nel mondo del cinema.

Una strada percorsa ancora con lo stesso regista nel film La Passione, dove Lucia ha giocato un ruolo sicuramente più importante sin dalle fasi iniziali del progetto.

Desidero concludere questo articolo parlando dell'impegno di Lucia Baldini nell'insegnamento della fotografia, dove si va ben oltre la sovrastruttura della tecnica e della bella immagine, invitando a stare alla larga coloro che per puro esibizionismo si presentano con un portfolio impeccabile, ma senza la giusta consapevolezza nel raccontare le proprie storie o incapaci di condividere stati d'animo con la fotografia.
L'invito è solo per allievi curiosi di esplorare il campo delle emozioni, pronti a scattare e allo stesso tempo capaci di preservare qualche fotografia solo per i propri occhi.


www.luciabaldini.it

I libri di Lucia Baldini
Giorni di tango (1997 - 1999 - 2000)
Anime Altrove. Luoghi e genti del tango argentino in Italia (2001)
La banda improvvisa (2003)
Carla Fracci. Immagini 1996-2005 (2005)
Tangomalia, storie miti e abbracci nelle milonghe italiane (2005)
Capolavori in bianco e nero (2007)
D'improvviso i musei a Firenze (2008)
Buenos Aires café (2010)

Le pubblicazioni
Resistenti. Leva militare '926 (2006)
Carlo Mazzacurati nelle immagini di Lucia Baldini (2010)


Massimo Cova
(4 marzo 2012)


commons Alcuni diritti riservati
.