AFRICA
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Il format AtWork e Lettera27
"Pensiamo che la capacità di coltivare e utilizzare un pensiero critico sia la forma di libertà più grande a cui
possiamo umanamente ambire. Pensiamo anche che le persone che si confrontano con l'arte dovrebbero essere ancora più libere di pensare
autonomamente: solo chi è davvero libero è nelle condizioni di poter trasformare la propria società." (Fondazione Lettera 27)
ADDIS ABEBA - Su invito di Art Basel for Non-Profit Visual Arts Organizations, la Fondazione Lettera27 ha dato il via alla sua prima
campagna di crowdfunding su Kickstarter per realizzare il sesto capitolo di AtWork.
Che cos'è Lettera27?
E' una fondazione non profit, nata nel luglio 2006. La sua missione è sostenere il diritto all'alfabetizzazione, all'istruzione e, più in generale,
favorire l'accesso alla conoscenza e all'informazione. Lettera27 è la ventisettesima lettera, la lettera che manca, la lettera
che non è ancora stata scritta, la lettera ibrida, lo spazio da riempire, il collegamento tra scrittura e oralità, la connessione con il
futuro, l'intersezione tra analogico e digitale.
Che cos'è AtWork?
E' un format artistico ed educativo concepito da Lettera27 e Simon Njami che utilizza il processo creativo per stimolare il pensiero
critico e il dibattito tra i partecipanti. Con la caratteristica di essere itinerante, il suo obiettivo è di contribuire alla creazione
di una nuova generazione di pensatori. Il sesto capitolo di AtWork si terrà a dicembre 2016 ad Addis Abeba, in partnership con
Addis Foto Fest e Aida Muluneh, artista etiope di fama internazionale.
Il workshop di cinque giorni, condotto da Simon Njami, curatore di fama internazionale, offrirà ai giovani fotografi etiopi gli
strumenti per sviluppare un approccio critico alla lettura della realtà che li circonda e alla pratica del mezzo espressivo a
loro più congeniale. L'intero percorso creativo porterà ogni AtWorker alla realizzazione di un'opera d'arte sulle pagine di un taccuino Moleskine.
L'insieme dei taccuini prodotti verrà esposto in mostra nel corso di Addis Foto Festival. Per completare il processo, gli autori saranno
anche co-curatori della mostra.
"È importante creare la nuova generazione che costruirà il futuro a cui tutti noi aspiriamo. E' tempo per una nuova rivoluzione in Africa.
E l'unica arma che abbiamo è il nostro cervello e la nostra capacità di pensiero." (Simon Njami)
Perché AtWork?
C'è un problema molto diffuso nella maggior parte dei sistemi educativi istituzionali nel continente africano e oltre. Troppo spesso le
istituzioni educative insegnano ai giovani solo a esercitare dei ruoli o a memorizzare dei fatti, intrappolando gli studenti tra confini
gerarchici e conformisti. AtWork vuole fornire a queste giovani menti, attraverso una nuova modalità di apprendimento, un'altra
forma di conoscenza con la quale sviluppare un modo alternativo di pensare, affinché possano liberarsi della loro "comfort zone", e si
sentano così liberi di interrogare la società che li circonda.
L'elemento chiave di AtWork è un workshop condotto da un artista o un curatore di fama internazionale, che stimola e provoca
discussioni collettive e auto-riflessioni critiche su temi quali l'identità, la collettività, la cultura, lo spazio condiviso.
Come fase finale del workshop, ogni studente produce un taccuino personalizzato sul quale "fissa" il percorso dell'auto-riflessione e
della messa in pratica del pensiero critico, stimolati nel corso del workshop stesso. I taccuini realizzati vengono successivamente
messi in mostra all'interno di esposizioni artistiche, co-curate dagli stessi studenti, e diventano parte di una collezione d'arte che
Lettera27 raccoglie e di cui promuove l'esibizione, sia all'interno di appuntamenti internazionali sia attraverso la piattaforma
online at-work.org.
Il 27 aprile, infine, è partita la campagna per sostenere la realizzazione di AtWork Addis Abeba, direttamente sulla piattaforma di
Kickstarter. Tra i numerosi reward della campagna, ci teniamo a segnalare alcune opere prestigiose offerte con generosità e slancio da artisti
quali Maurice Pefura, Luca Vitone, Giorgio Vigna e Enzo Umbaca.
Info e contatti:
Fondazione lettera27
Via Valtellina 65 - 20159 Milano
Elena Korzhenevich elena.korzhenevich@lettera27.org
tel. +39 335 1600193
http://www.lettera27.org
http://www.at-work.org/it/
Foto nell'ordine, "AtWorkers Kampala" ph Solomon Okurut e ph Clare McLay.
La Redazione
(26 maggio 2016)
Alcuni diritti riservati
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